Domande a pag. 12

 1) Spiega in che senso l’apeiron è un principio indeterminato.

L’àpeiron è un principio indeterminato, la parola significa appunto “senza confini”, “sconfinato”. Anassimandro indica con esso il principio, ovvero il fondo comune originario e indefinito che esiste prima del processo di separazione e determinazione delle cose; una sostanza infinita a cui tutte le cose sono destinate a ricongiungersi dopo la loro dissoluzione.

2) In che modo, secondo Anassimandrio, le cose derivano dalla sostanza primordiale?

Egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governato da una legge necessaria, chiamata in modo tradizionale Dike (la giustizia). Come avviene tale separazione? La sua risposta è ancora una volta di carattere empirico e razionale: non c’è un Dio che proceda a separare le cose dal fondo unitario dell’àpeiron, ma un movimento rotatorio, in virtù del quale caldo freddo, secco e umido, e tutti gli altri contrari si sviluppano. Tramite questa separazione si generano infiniti mondi, destinati a dissolversi e a ricomporsi, secondo un ciclo che ha una durata eterna.

3) Perchè secondo Anassimene l’aria è il principio primo dell’universo?

Egli identificava il principio primo con l’aria o “respiro”, paragonando la vita dell’universo alla vita dell’uomo: “come l’anima nostra, che aria, ci sostiene, così il soffio e l’aria circondano il mondo intero”. Anassimandro attribuisce al principio primo i caratteri dell’infinità e del movimento incessante: l’aria è la forza che anima il mondo e il principio di ogni mutamento. La trasformazione generazione delle cose è spiegata dal filosofo attraverso i processi di condensazione e rarefazione: quando infatti l’aria viene a rarefarsi diventa fuoco; quando si condensa diventa progressivamente vento, nuvola, acqua, terra e pietra. Anassimandro attribuisce al principio primo i caratteri dell’infinità e del movimento incessante: l’aria è la forza che anima il mondo e il principio di ogni mutamento. La trasformazione generazione delle cose è spiegata dal filosofo attraverso i processi di condensazione e rarefazione: quando infatti l’aria viene a rifarsi diventa fuoco; quando si condensa diventa progressivamente vento, nuvola, acqua, terra e pietra. L’universo che si costituisce grazie a questo processo è destinato a dissolversi nel principio originario per poi tornare a rigenerarsi da esso, in un ciclo di vita, morte e rinascita destinato a durare in eterno.