Esercizi a pagina 154

  1. Qual è l'effetto che secondo Theuth può sortire la scrittura?

Secondo Theuth, l'invenzione della scrittura può avere l'effetto di migliorare la memoria e la capacità di apprendere.

  1. Qual è, invece, la conseguenza dell'introduzione della scrittura che prevede Thamus?

Thamus, invece, sostiene che l'introduzione della scrittura porterà alla perdita della capacità di memorizzare e alla dipendenza dalle scritture per la conoscenza.


  1.  In che senso qli scolari potranno avere «notizie di molte cose senza insegnamento»?

Gli scolari potranno avere "notizie di molte cose senza insegnamento" perché potranno consultare scritture su una vasta gamma di argomenti, senza la necessità di un insegnante che li istruisca.

Thamus sostiene che la scrittura "non è una ricetta per la memoria" perché non migliora la capacità di memorizzare, ma solo la possibilità di consultare scritture per richiamare informazioni alla mente.


  1. Lessico e lingua Secondo Thamus la scrittura «non è una ricetta per la memoria mnémel maper richiamare alla mente [hypómnesis}», Spiega questa affermazione chiarendo la differenza tra i due tipi di ricordo citati.

La differenza tra i due tipi di ricordo citati è che mentre la memoria è il processo di conservare e richiamare informazioni senza l'aiuto di scrittura, l'hypómnesis è il processo di consultare scritture per richiamare informazioni alla mente.


  1. Alla luce del brano letto, chiarisci i motivi della diffidenza platonica verso la scrittura e quelli della scelta del dialogo come forma privilegiata della ricerca filosofica.

Platone mostra diffidenza verso la scrittura perché sostiene che essa non permette una vera comprensione delle idee, poiché le parole scritte non possono essere contestate o discusse come lo sono le parole dette. Inoltre la scrittura non permette di capire il contesto d'uso e le sfumature di significato, il dialogo invece consente di avere una discussione diretta e un confronto immediato tra le parti.

Per questo Platone sceglie la forma del dialogo per la sua ricerca filosofica, poiché ritiene che la verità possa essere raggiunta solo attraverso una discussione aperta e un confronto di idee tra le parti.