domande a pagina 260
1. Per Aristotele, Dio è un elemento necessario nel suo sistema fisico perché rappresenta la causa finale e l'origine del movimento nell'universo. Secondo Aristotele, tutte le cose nel mondo sublunare sono soggette al cambiamento e al divenire. Questo cambiamento è causato dal moto degli oggetti e dalla loro tendenza a raggiungere il loro scopo naturale. Dio, invece, è immobile, perfetto e incorruttibile, e rappresenta l'origine di tutte le cause finali. È la causa finale suprema verso cui tutto si muove e che conferisce ordine e perfezione all'universo. 2. Secondo Aristotele, Dio può esercitare la sua causalità rimanendo immobile perché la sua azione non è un'azione fisica nel senso comune del termine. Dio non è un agente che agisce nel tempo e nello spazio, ma è una causa trascendente che emana l'azione attraverso il suo essere stesso. L'azione di Dio è considerata come un atto puro di pensiero e contemplazione, che si diffonde nel mondo naturale come una...