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domande a pagina 260

 1. Per Aristotele, Dio è un elemento necessario nel suo sistema fisico perché rappresenta la causa finale e l'origine del movimento nell'universo. Secondo Aristotele, tutte le cose nel mondo sublunare sono soggette al cambiamento e al divenire. Questo cambiamento è causato dal moto degli oggetti e dalla loro tendenza a raggiungere il loro scopo naturale. Dio, invece, è immobile, perfetto e incorruttibile, e rappresenta l'origine di tutte le cause finali. È la causa finale suprema verso cui tutto si muove e che conferisce ordine e perfezione all'universo. 2. Secondo Aristotele, Dio può esercitare la sua causalità rimanendo immobile perché la sua azione non è un'azione fisica nel senso comune del termine. Dio non è un agente che agisce nel tempo e nello spazio, ma è una causa trascendente che emana l'azione attraverso il suo essere stesso. L'azione di Dio è considerata come un atto puro di pensiero e contemplazione, che si diffonde nel mondo naturale come una

Domande a pag. 255

1. Aristotele utilizza diversi concetti per spiegare il divenire di tutte le cose. Uno dei concetti chiave è quello del potenziale e dell'atto. Secondo Aristotele, tutte le cose sono composte da materia (potenziale) e forma (atto). La materia rappresenta la possibilità di essere modellata in diverse forme, mentre la forma rappresenta l'attualizzazione della materia. Ad esempio, un pezzo di argilla ha il potenziale per diventare una statua, ma è solo attraverso la forma (il processo di modellatura) che l'argilla diventa effettivamente una statua. 2. La causa formale è una delle quattro cause proposte da Aristotele per spiegare l'esistenza e il divenire delle cose. La causa formale riguarda l'essenza o la forma di una cosa, che determina le sue caratteristiche distintive. È ciò che rende una cosa ciò che è. Ad esempio, per una statua di bronzo, la causa formale sarebbe la forma della statua stessa, il suo disegno o progetto. 3. Secondo Aristotele, il tempo e il mutame

Aristotele

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  "Se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve filosofare; in ogni caso dunque si deve filosofare. Se infatti la filosofia esiste, siamo certamente tenuti a filosofare, dal momento che essa esiste; se invece non esiste, anche in questo caso siamo tenuti a cercare come mai la filosofia non esiste, e cercando facciamo filosofia, dal momento che la ricerca è la causa e l'origine della filosofia."  Aristotele, Protrettico ______ 1. Aristotele: Il grande pensatore che ridefinì il ruolo della conoscenza filosofica 2. L'organizzazione delle scienze secondo Aristotele: Autonomia e contributo delle diverse discipline 3. Metafisica: La ricerca dell'essenza comune a tutte le cose 4. Il problema del divenire: Il cambiamento come passaggio da un tipo di essere a un altro 5. La fisica di Aristotele: Finalità e causalità nel mondo naturale 6. Il cosmo aristotelico: Un sistema ordinato e completo 7. Tempo, eternità e ciclo della vita nell'un

Domande a pag. 197

1)  Il demiurgo è una figura presente nella filosofia platonica. Platone lo descrive come un creatore divino che ha formato l'universo attraverso la sua intelligenza e la sua ragione. La funzione del demiurgo è quella di dare ordine al caos, creare l'universo e le anime che lo abitano, e guidare l'universo verso la perfezione e l'armonia. 2) Nel Timeo, Platone sostiene che l'universo è stato creato da un demiurgo che ha combinato necessità e intelligenza. La necessità si riferisce alla materia caotica e informe che costituiva l'universo prima della sua creazione, mentre l'intelligenza è la capacità del demiurgo di dare forma e ordine a questa materia. Il demiurgo utilizza la sua intelligenza per creare un mondo ordinato e armonioso a partire dalla materia caotica. 3) Per Platone, il tempo è una rappresentazione del movimento delle cose nel mondo sensibile. Tuttavia, Platone sostiene che il tempo è un'illusione e che la vera realtà si trova al di fuori de

Domande a pag. 169

1. Qual è il privilegio della Bellezza? Il privilegio della Bellezza, secondo Platone, è quello di essere in grado di elevare l'anima umana dalla dimensione materiale e sensibile a quella intellettuale e spirituale. La Bellezza è quindi considerata una via di accesso alla conoscenza e alla verità. 2. Come si comportano gli uomini che non sono in grado di elevarsi alla bellezza ideale? Secondo Platone, gli uomini che non sono in grado di elevarsi alla bellezza ideale sono coloro che si lasciano dominare dalla dimensione sensibile e materiale del mondo, e che non sono in grado di cogliere la dimensione più profonda e spirituale delle cose. 3. Chi è colui che rabbrividisce al cospetto della bellezza? Colui che rabbrividisce al cospetto della bellezza è colui che, di fronte a essa, sperimenta una sorta di brivido misto di piacere e di dolore. Questa esperienza è per Platone il segnale che l'anima umana è in grado di elevarsi dalla dimensione materiale a quella intellettuale. 4. Per

Domande a pag. 166

1)  Secondo Platone, l'amore è una forza mediatrice che porta l'anima a cercare la Bellezza. L'amore comincia dalla Bellezza sensibile, ovvero la Bellezza che si può percepire attraverso i sensi, ma deve poi condurre alla Bellezza ideale, che si trova nel mondo delle idee. La Bellezza ideale è il riflesso del Bene, la fonte di ogni virtù, e l'amore deve quindi portare l'anima a cercare il Bene. Infine, attraverso il sapere intellettuale, l'anima può unirsi al Bene e raggiungere la conoscenza e la saggezza. 2) Per Platone, Eros non è né un dio né un mortale, ma un demone. Questo significa che Eros è una forza intermedia tra il mondo divino e quello umano, una sorta di messaggero che porta le aspirazioni umane verso il divino. Eros è quindi un'entità spirituale che si trova tra il mondo sensibile e quello delle idee, e che guida l'anima nella ricerca della Bellezza e del Bene. 3) Per Platone, la giustizia è la virtù principale perché è la virtù che permett

Domande a pagina 160

  Quali sono gli argomenti platonici a favore dell'immortalità dell'anima? Gli argomenti platonici a favore dell'immortalità dell'anima sono principalmente basati sulla sua teoria delle idee. Platone sostiene che l'anima è immortale perché essa è immateriale e divina, mentre il corpo è mortale e materiale. Egli sostiene che l'anima esiste prima e dopo la morte del corpo e che essa è in grado di conoscere le idee attraverso la contemplazione. Inoltre, Platone sostiene che l'anima è immortale perché essa è in grado di ricordare le vite precedenti e di conoscere la verità attraverso la reminiscenza. Quale significato riveste il mito del viaggio delle anime nell'Ade esposto nella parte conclusiva del Fedone? Il mito del viaggio delle anime nell'Ade esposto nella parte conclusiva del Fedone rappresenta l'idea che le anime sono immortali e che esse devono affrontare un giudizio dopo la morte del corpo. Questo mito simboleggia la separazione dell'an